ARENA DI VERONA, ARTBONUS

Il progetto

Interventi per la conservazione valorizzazione e fruizione dell’Anfiteatro Romano Arena di Verona quale luogo della Cultura e dello Spettacolo.

Quando: 2012-2018-2024

Dove: Piazza Bra, Verona, Italia.

Cosa: Concept, progetto preliminare, progetto definitivo, progetto esecutivo, direzione operativa per la realizzazione dei bagni pubblici.

Per chi: Comune di Verona – Area Lavori Pubblici Edilizia Monumentale Civile ed Impiantistica.

Descrizione

“Mai più in Arena, questo posto andrebbe chiuso!!!”  

L’invettiva del celebre cantante e baronetto inglese Elton John ha reso universalmente note le condizioni di degrado in cui versavano sino a pochi anni or sono i servizi igienici dell’Arena di Verona.

La necessità di rispettare le preesistenze storiche, adempiendo alle complesse esigenze connesse alla fruizione turistica ed allo svolgimento delle attività artistiche ha reso necessaria l’ideazione di un progetto dal design altamente innovativo, firmato dall’architetto Mario Bellavite.

Il Progetto

Si tratta della realizzazione di un sistema modulare componibile, autoportante e completamente reversibile, costituito da elementi assemblati in sito, in grado di inserirsi in un contesto cos’ peculiare come quello degli “arcovoli” dell’Arena, senza letteralmente toccare la tessitura muraria storica dell’anfiteatro romano.

L’intervento di riqualificazione dei bagni pubblici si colloca nel contesto più ampio del “Progetto di conservazione e valorizzazione dell’Arena di Verona quale luogo della cultura e dello spettacolo”, promosso dal Comune di Verona nell’ambito del progetto Art Bonus.

Le valutazioni preliminari condotte di concerto con il Conservatore dell’Arena e con la Soprintendenza hanno portato allo sviluppo di un sistema di cellule autoportanti chiuse ed isolate, realizzate con l’assemblaggio a secco di elementi prefabbricati in grado di sopportare l’usura elevata cui saranno sottoposte a causa dell’utilizzo intensivo previsto.

La cellula funzionale

La cellula funzionale, ingegnerizzata dalla ditta Sever che si è aggiudicata l’appalto pubblico di fornitura, è costituita da una struttura modulare esterna di elementi prefiniti in alluminio, rivestita a parete con sottili lastre di gres porcellanato finitura “corten” graffiata ed antiusura, alternate a superfici di rivestimento a specchio, collocate in modo tale da dilatare lo spazio della cellula. Sanitari, lavabi, rubinetterie ed accessori sono stati previsti in acciaio inox al fine di garantire la massima durabilità e resistenza agli atti vandalici, mentre il sistema di asciugatura a lama d’aria, rubinetteria e dispenser di detergente contactless, dal design originale, è volto ad ottimizzare l’utilizzo nel momento di massimo afflusso, evitando al tempo stesso il contatto con le mani.

Completa l’intervento la collocazione di una rete di metallo intessuto a controsoffitto, per celare la presenza delle apparecchiature meccaniche ed un’illuminazione diffusa e puntuale, che evoca l’atmosfera delle luci accese tra il pubblico, nelle serate dedicate alla lirica.